Il film in italiano è stato tradotto con "Fino all'Osso"
Ora che hai visto il film "To the Bone" // "Fino all'Osso", vorremmo condividere con te alcuni contenuti ed alcune riflessioni che speriamo possano esserti di aiuto nel tuo percorso di guarigione.
Utilizziamo spesso questo film con i nostri pazienti, perché pensiamo sia un ottimo film con cui introdurre una rappresentazione di alcune delle dinamiche emotive e psicologiche che spesso accompagnano l'anoressia nervosa e, più in generale, i DCA.
Tutto ciò che è scritto in questa pagina deriva dall'esperienza del Team Sanitario DiCiAlice, dai commenti dei pazienti durante le sedute ed anche dalle opinioni espresse dall'autore, dal regista e dagli attori che hanno interpretato i vari ruoli.
Ricordati che, se lo desideri, puoi condividere la tua opinione a riguardo.
Se vuoi approfondire qualche aspetto, potrai farlo durante la prossima seduta con DiCiAlice.
Ellen/Eli, la clinica Threshold, il dramma e l'inizio della guarigione
Qui trovi un rapido riassunto del film. Ovviamente se l'hai appena visto te lo ricordi, però vogliamo riassumere le sequenze ponendo l'attenzione sui passaggi chiave della storia rispetto all'uso terapeutico che vogliamo che questo film abbia con i pazienti DiCiAlice.
Introduzione ad Ellen
Ellen è una ventenne che vive in una situazione familiare difficile, con un padre assente e dinamiche complicate tra la madre biologica Judy e la matrigna Susan. Soffre di una grave forma di anoressia, con un obiettivo autolesionista legato alla circonferenza del suo braccio. Nonostante i tentativi della matrigna Susan di spingerla a curarsi, Ellen si dimostra non collaborativa e le terapie intraprese non hanno successo. Dopo un ultimatum da parte di Susan, Ellen accetta di intraprendere un'ultima terapia supervisionata dal dottor William Beckham.
Ellen diventa Eli alla clinica Threshold
Ellen inizia la sua permanenza di almeno sei settimane nella comunità terapeutica Threshold, dove il dottor Beckham adotta un approccio basato su punteggi e livelli, incentivando i progressi attraverso piccoli obiettivi, inclusa la regolarità dei pasti. Nella clinica, Ellen, che preferisce farsi chiamare Eli, entra in contatto con altri pazienti, tra cui Luke, un ragazzo con anoressia nervosa che le offre sostegno. Nonostante un iniziale scetticismo, Eli comincia a mangiare e mostra un timido ottimismo, anche grazie alla relazione nascente con Luke.
La situazione Precipita
Nonostante i progressi iniziali, Eli ha una ricaduta e non riesce ad aumentare di peso a sufficienza, rendendo necessario il ricorso a un sondino naso-gastrico. Contemporaneamente, la comunità terapeutica è scossa da eventi negativi: Megan perde il suo bambino a causa di un aborto e Luke scopre che i danni al suo ginocchio sono permanenti, mettendo fine alla sua carriera di ballerino. Questi eventi portano Eli a interrompere la terapia e a tornare dalla madre a Phoenix.
Eli tocca il fondo ma poi qualcosa cambia
Eli ha un confronto significativo con la madre Judy, che le confessa i suoi sensi di colpa legati alla depressione post-partum e ammette le sue mancanze come madre. In un gesto inaspettato, Judy propone di nutrire Eli come si farebbe con una neonata e le dice anche di accettare il suo desiderio di morire. Questa esperienza porta Eli a un punto di svolta. Durante una passeggiata notturna, perde i sensi e vive un sogno intenso in cui Luke le dona simbolicamente il coraggio di guarire e ha una visione del suo corpo scheletrico che la terrorizza. Ritrovata la voglia di vivere torna in clinica e riprende il percorso.
Le forme di DCA
I personaggi del film e il loro rapporto con i DCA
Ora vediamo come vengono rappresentati i disturbi alimentari nel film. Guardiamo i personaggi ricoverati e ci soffermiamo su: quali disturbi hanno, quali comportamenti mostrano e come vengono rappresentati.
L'Anoressia Nervosa (Restrittiva) di Ellen/Eli
Fin dall'inizio del film, vengono rappresentati alcuni comportamenti tipici:
Restrizione calorica severa: Ellen conta meticolosamente le calorie di ogni alimento e limita drasticamente la sua assunzione di cibo. Le scene in cui rifiuta il cibo o lo taglia in pezzi minuscoli per farlo sembrare di più illustrano questa dinamica.
Paura intensa di aumentare di peso: Il suo obiettivo di far coincidere pollice e indice intorno al braccio è un simbolo della sua ossessione per la magrezza estrema e della sua paura patologica di ingrassare.
Distorsione dell'immagine corporea: Nonostante la sua evidente emaciazione, Ellen si percepisce ancora come "troppo grande". Questa discrepanza tra la realtà e la sua percezione è un tratto distintivo dell'anoressia.
Eccessiva attività fisica: Sebbene non mostrata in modo pervasivo come la restrizione, si intuisce che Ellen si alleni per bruciare calorie e mantenere il suo peso basso.
Rituali con il cibo: Il modo in cui Ellen manipola il cibo nel piatto, lo taglia in piccoli pezzi e lo sposta, suggerisce dei rituali volti a controllare l'ansia legata al mangiare.
L'Anoressia Nervosa (Restrittiva) di Luke
La presenza di Luke nel film, oltre che funzionale alla trama, è ottima per avere una rappresentazione di un paziente di anoressia nervosa in uno stadio abbastanza avanzato del percorso di guarigione. Luke ci viene presentato in un momento di trend positivo: sta riprendendo peso e accetta questo fatto come qualcosa di positivo per se stesso. Anche l'opinione di se stesso è in netta ripresa come lui stesso racconta parlando con Ellen.
Dal personaggio di Luke osserviamo anche un'evoluzione nel rapporto con l'attività fisica. Luke viene dalla danza professionale, ambiento notoriamente caratterizzato da pressioni sul peso e l'alimentazione, che possono essere stati una con-causa del DCA del ragazzo. Nel film ci viene però presentato un ex-atleta che, pur avendo perso (si scopre irrimediabilmente) la sua posizione nell'agonismo, mantiene comunque la passione per il suo sport e continua a praticarlo in modo sano e sostenibile.
Il disturbo alimentare Atipico di Megan
Megan viene presentata come una paziente DCA in fase di gravidanza e non abbiamo riscontro diretto sul fatto che il disturbo alimentare fosse pregresso alla gravidanza o insorto in concomitanza.
Non sono specificati neanche i dettagli di questo disturbo, se non una forma ossessiva e ansiosa di controllo del peso, ne possiamo quindi dedurre che si tratti di un Disturbo Alimentare Atipico in compresenza di caratteristiche sia dell'anoressia che della bulimia.
La tragica perdita del suo bambino a causa di un aborto potrebbe essere stata influenzata, almeno in parte, dalle sue difficoltà alimentari e dal conseguente stress fisico e psicologico.
La Bulimia Nervosa di Tracey
Tracey è esplicitamente identificata come una paziente affetta da bulimia nervosa. Sebbene il film non mostri scene di abbuffata e comportamenti compensatori, ne abbiamo indiretta rappresentazione con il vomito autoindotto sotto al letto o l'offerta di lassativi ad Ellen, che ne rivela la sua dimestichezza.
La sua partecipazione alla condivisione dei "cibi proibiti" evidenzia la sua intensa brama per determinati alimenti e la difficoltà nel resistere agli impulsi e ne abbiamo una prova nella scena in cui sul divano tutti, inclusa Tracey, annusano la carta della merendina al cioccolato portata ad Ellen da Luke.
Da ultimo, anche questo personaggio ci da testimonianza di comportamenti compensatori volti a prevenire l'aumento di peso, come quando racconta ad Ellen di essere tornata a piedi dal cinema la notte della sua uscita-premio.
Il ruolo della Famiglia
Quando i tuoi affetti diventano un problema
In questa sezione analizziamo il ruolo che la famiglia ha nell'arco narrativo di Ellen. Valutiamo quali elementi sono cause scatenanti o rinforzanti dei DCA e quali elementi invece hanno caratura positiva.
Analisi delle Personalità
Vediamo una rapida analisi delle personalità presentate attraverso i personaggi della famiglia allargata (e disfunzionale) di Ellen.
Il Padre
Assente, distante e focalizzato sul proprio lavoro e sulla nuova famiglia. La sua personalità sembra caratterizzata da una difficoltà nell'affrontare i problemi emotivi della figlia e nel rendersi pienamente partecipe della sua vita.
La Madre
Fragile, emotiva e colpevole, Judy oscilla tra il desiderio di aiutare e una certa passività. La sua confessione e il suo tentativo di "allattamento" rivelano una personalità insicura e forse non completamente in grado di affrontare la complessità del DCA della figlia.
La Sorellastra
Kelly è la sorellastra affettuosa e premurosa di Ellen, un'oasi di normalità in una famiglia disfunzionale. Il suo sostegno genuino e privo di giudizio offre un contrasto con le dinamiche tese degli altri familiari. La sua presenza stabile e il suo affetto incondizionato rappresentano un piccolo ma significativo faro di speranza per Ellen.
La Matrigna
Pragmatica e determinata, Susan cerca attivamente di spingere Ellen verso la guarigione, ponendo limiti concreti. La sua frustrazione di fronte alla resistenza di Ellen traspare, ma il suo agire sembra motivato da una genuina preoccupazione, seppur a volte espressa in modo brusco.
La Compagna della madre
Ha un ruolo più marginale, ma la sua partecipazione alla litigata durante la terapia familiare suggerisce una certa irritazione e un coinvolgimento nelle dinamiche conflittuali tra Judy e Susan.
Elementi di disfunzionalità della famiglia di Ellen
Comunicazione inefficace, confini labili, mancanza di supporto emotivo coeso per la protagonista, una struttura molto frammentata che sembra aver contribuito a un senso di instabilità e confusione nella vita di Ellen, tensioni latenti e le accuse reciproche tra le figure genitoriali
I problemi causati dal padre e dalla madre
Il padre assente di Ellen, concentrato sul lavoro per entrambe le famiglie, ha probabilmente contribuito al suo senso di abbandono e mancanza di valore, alimentando il suo bisogno di controllo attraverso il DCA. Parallelamente, la fragilità emotiva della madre Judy, segnata dalla depressione post-partum, potrebbe aver compromesso il legame primario e un adeguato nutrimento emotivo. Il suo tardivo senso di colpa e il tentativo inusuale di "allattare" Ellen simboleggiano un desiderio disperato di rimediare a un passato problematico, ma anche una certa immaturità e difficoltà nel comprendere appieno le esigenze attuali della figlia, come evidenziato dalla sua iniziale passività di fronte al "desiderio di morire" di Ellen.
Simbologia ed interpretazione
la simbologia dei disturbi alimentari
Il film utilizza molta simbologia a volte esplicita, a volte più elaborata e indiretta. In questa sezione mettiamo in risalto alcuni elementi simbolici accompagnandoli ad una interpretazione in chiave terapeutica per i DCA.
Il Titolo e i Nomi dei Personaggi
Fragilità e Mortalità: Il titolo parlando di ossa evoca immediatamente un'immagine di estrema magrezza, di riduzione all'essenziale, quasi scheletrica. Simboleggia la pericolosità fisica dell'anoressia nervosa e la vicinanza alla morte.
Essenzialità e Verità: "Fino all'osso" può anche rappresentare una ricerca di verità interiore, di spogliarsi delle sovrastrutture e delle false identità per arrivare al nucleo di sé stessi. La malattia costringe Ellen a confrontarsi con la sua essenza più vulnerabile.
Ellen/Eli: Il cambio di nome da Ellen a Eli rappresenta il desiderio di una nuova identità, di distaccarsi dal passato e dalla "persona malata". Eli suona più androgino, forse un tentativo di allontanarsi dalle pressioni di genere e dalle aspettative sul corpo femminile.
La Clinica Threshold: Il nome della clinica stessa è simbolico. Dall'inglese Threshold / Soglia Rappresenta un punto di passaggio, un confine tra la malattia e la potenziale guarigione, un luogo dove i pazienti si trovano sulla soglia di un cambiamento.
Cibo e Alimentazione
Controllo e Potere: Per Ellen e gli altri pazienti, il cibo diventa un campo di battaglia dove esercitare un controllo illusorio sulla propria vita e sulle proprie emozioni. La restrizione, il conteggio delle calorie e i rituali alimentari sono tentativi di trovare un ordine in un mondo percepito come caotico.
Paura e Ansia: Il cibo è anche fonte di intensa ansia e paura. L'idea di ingrassare, di perdere il controllo sull'assunzione calorica, genera angoscia e comportamenti evitanti.
Nutrimento Emotivo Mancante: La disfunzionalità familiare e la mancanza di un adeguato supporto emotivo vengono spesso "tradotte" in un rifiuto del nutrimento fisico. Il cibo può simbolicamente rappresentare l'amore, l'attenzione e la cura che i pazienti sentono di non aver ricevuto.
Potenziale di Guarigione: Il riavvicinamento al cibo, seppur timido e graduale, simboleggia un primo passo verso l'accettazione della vita e la possibilità di guarigione. L'atto di mangiare rappresenta la volontà di nutrirsi non solo fisicamente ma anche emotivamente.
La Clinica e le Regole
Struttura e Confini: La clinica con le sue regole, i punteggi e i livelli rappresenta la necessità di una struttura e di confini chiari per intraprendere il percorso di recupero. Offre un ambiente controllato dove i pazienti possono sentirsi al sicuro e guidati.
Rigidità e Deumanizzazione: Tuttavia, la rigidità del sistema a punteggi può anche simboleggiare una certa deumanizzazione e una focalizzazione eccessiva su obiettivi quantificabili (il peso), a scapito dell'esplorazione emotiva più profonda.
Comunità e Supporto: La clinica è anche un luogo dove i pazienti trovano una comunità di persone che condividono esperienze simili, offrendo un senso di appartenenza e la possibilità di supporto reciproco.
Il Ballo di Ellen e Luke
Rappresenta la possibilità di trovare gioia e intimità al di là della malattia introducendo anche la sfera della sensualità che può capitare passi in secondo piano. In aggiunta, come i personaggi stessi dicono, il momento del ballo al museo dell'acqua rappresenta la bellezza della vita.
L'Allattamento di Ellen
La scena dell'allattamento di Ellen dal biberon è probabilmente la scena madre del film. Simboleggia un tentativo tardivo di nutrimento emotivo e fisico, mancato nella prima infanzia ed un disperato desiderio di riparazione del legame madre-figlia. Questa scena è funzionale anche al concetto della rinascita.
Il Deserto e la Luna
Il paesaggio onirico nel deserto rappresenta il vuoto interiore, l'isolamento e un confronto con la propria mortalità. La luce lunare, spesso associata all'inconscio e alla trasformazione, illumina questo momento di crisi. L'intera sequenza di allontanamento di Ellen dalla realtà per "andare a morire" e poi invece rinascere avviene nel deserto perchè di fatto Ellen è sola di fronte alla malattia.
Il Carbone
Il pezzo di carbone donato da Luke e ingerito da Ellen simboleggia il coraggio interiore, la forza nascosta che Luke vede in Ellen e che lei deve trovare dentro di sé per superare la malattia. Significativo è il fatto che questo pezzo di carbone venga ingerito riprendendo così l'azione dell'ingoio che è invece evitata in tutte le scene precedenti del film e che invece ora avviene.
Il Corpo Scheletrico
La visione orrorifica del proprio corpo emaciato funge da shock e da presa di coscienza della gravità della situazione, spingendo Ellen verso il desiderio di vivere. Questa scena riprende quello che il dottore stesso aveva anticipato "è fondamentale per Ellen toccare il fondo". Vedendo il corpo scheletrico Ellen ha una sorta di visione che preannuncia ciò che avverrà a breve senza il cambio netto della guarigione.
L'Albero del Sogno
La sequenza della rinascita emotiva di Ellen e l'innesco della guarigione avvengono su un albero. L'albero è spesso un simbolo di vita, crescita e connessione con la terra. Il loro riposo sotto le sue fronde suggerisce una potenziale guarigione e un ritorno alla vitalità.
I Rituali della malattia
procedure e rituali tipici dei DCA
I rituali, come sappiamo, sono comportamenti ripetitivi e spesso ossessivi fungono da meccanismi di controllo, da modi per gestire l'ansia e da espressione tangibile della prigione mentale in cui i pazienti con DCA si trovano rinchiusi. In questa sezione vediamo i rituali presenti nel film.
Il conteggio delle calorie
Rituale Alimentare
Fin dalle prime scene, vediamo Ellen impegnata nel conteggio ossessivo delle calorie di ogni singolo alimento. Questo rituale le offre un'illusione di controllo su ciò che introduce nel suo corpo, trasformando l'atto di mangiare in un esercizio matematico e ansiogeno.
Taglio e Spostamento del cibo
Rituale Alimentare
Ellen manifesta rituali con il cibo spostandolo nel piatto per illudersi di averne di più o per evitarne il contatto diretto. Inoltre, taglia il cibo in frammenti minuscoli, forse per farlo sembrare abbondante, posporre l'ingestione o esercitare un controllo minuzioso su ogni boccone rimuovendo alcune parti considerate troppo caloriche come la panatura della cotoletta
Il non-ingoio
Rituale Alimentare
Quando Ellen e Luke sono fuori a cena per il loro primo appuntamento, seppur fortemente attirata dal cibo cinese Ellen non lo ingerisce. Si limita a gustarlo masticandolo e trascorre tutto l'appuntamento a masticare i vari piatti ordinati ma sputando nel tovagliolo il boccone evitando il momento dell'ingoio.
L'autopalpazione
Rituale Fisico
Il gesto di Ellen di cercare di riuscire a tenere tutta la circonferenza del proprio braccio all'interno dell'anello pollice-indice è un rituale di autoverifica ossessivo, una "prova tangibile" della sua magrezza e del suo "successo" nel controllo del peso.
Esercizio Fisico eccessivo
Rituale Fisico
Sia Ellen che gli altri personaggi hanno un'attrazione morbosa verso l'attività fisica. Di Ellen vengono mostrate le ossessive ripetizioni di addominali, ma anche l'attenzione e l'interesse a spostarsi sempre a piedi o di corsa per bruciare le calorie, attività comune anche agli altri personaggi della storia.
Il Cibo Proibito
Rituale para verbale
Nel film si parla spesso di un cibo proibito persona dei personaggi. Sul cibo proibito si basa anche una delle sedute di gruppo nella clinica descritte nel film. In generale sembra che tutti i personaggi utilizzino il cibo proibito come feticcio generale della tentazione di mangiare.
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